Soffitti in scena

Nel mio lavoro spesso mi trovo davanti  a situazioni non proprio facili, devo risolvere problemi causati da scelte sbagliate del committente, che molto spesso decide di ristrutturare da solo o peggio si affida a ditte e operai improvvisati per “risparmiare”, cosa che in realtà non succede mai, anzi posso dire con certezza che molto spesso ho dovuto risolvere dei veri e propri disastri causati da questi “muratori”, con interventi necessari e che hanno poi comportato ulteriori spese per il committente.

Oggi vorrei parlare di una soluzione che ho proposto in alcune consulenze online, quando mi si chiedeva come intervenire risolvendo piccoli difetti dell’appartamento, come ad esempio coprire o “camuffare” quegli stucchi esteticamente poco piacevoli che ricoprono ancora oggi alcuni appartamenti anni ’70, magari non ristrutturati.

Non sempre il committente ha la disponibilità economica per affrontare progetti di ristrutturazione complessi e onerosi, anche se sono dell’avviso che sia sempre meglio intervenire drasticamente all’inizio prima di mettere piede dentro l’appartamento, ovviamente su progetto di un professionista del settore, per assicurare una ristrutturazione definita in ogni sua parte, interventi mirati a migliorare e ad esprimere il potenziale dello spazio, delineare materiali e curare ogni dettaglio; ma sto divagando…

Ritornando alla consulenza che mi è stata chiesta, mi trovavo davanti una situazione in cui era possibile fare solo un minimo intervento, cercare di “svecchiare” gli ambienti con una soluzione poco costosa che avrebbe reso gli spazi contemporanei e vivaci.

Il mio consiglio è stato quello di intervenire sul colore delle pareti dei vari ambienti dell’appartamento, ma l’intervento più importante era quello di modificare i soffitti, colorandoli uniformemente con tinte forti che avrebbero caratterizzato lo spazio, dando un tono sofisticato e contemporaneo, senza necessariamente eliminare gli stucchi (anche se sarebbe stata la soluzione migliore), cosi da uniformare il soffitto, che precedentemente era stato colorato solo in parte lasciando in evidenza gli stucchi bianchi, conferendo alla stanza un aspetto antiquato, tipico degli appartamenti anni ’70.

Usando delle tinte decise, come il grigio, o il blu notte, per soffitti nel caso di ambienti piccoli, si riesce a aumentare la dimensione percepita visivamente, lo spazio tende a dilatarsi, ma conseguentemente si percepirà anche un ribassamento del soffitto, quindi sconsigliato per ambienti con altezze inferiori ai 3 mt.

Per creare invece un effetto visivo di ariosità degli ambienti, si può sempre ricorrere alla colorazione del soffitto scegliendo tonalità più chiare, sempre in contrasto con le pareti, che consiglio di mantenere bianche per la maggiore superficie,  al massimo giocare col contrasto su un’unica parete, scegliendo ovviamente quella più significativa, l’effetto definitivo sarà quello di un ambiente più arioso ma visivamente più piccolo.

Se non si è intervenuti per modificare l’aspetto planimetrico dell’appartamento molto spesso ci si ritrova a dover optare per  soluzioni che caratterizzino gli ambienti che altrimenti sarebbero insignificanti, infatti il soffitto colorato diventa una soluzione perfetta da adottare per un ambiente di passaggio, senza significato, un lungo disimpegno ad esempio, che inizialmente sembra semplicemente luogo di smistamento verso gli altri ambienti della casa.

Potrebbe essere un’idea, se il disimpegno è molto lungo ad esempio, dipingere il soffitto di un colore scuro in continuità con la parete di fondo, cosi da accorciare la percezione dello spazio, e conferire un significato deciso che lo caratterizzi come ambiente a sè stante, con una funzione precisa; o ancora se l’ambiente si colloca al centro dell’appartamento, potrebbe essere interessante colorare pareti e soffitti con lo stesso colore, creando l’effetto di un cubo, come se fosse uno spazio separato dal resto della casa.

Queste alcune delle mie soluzioni.

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Credits : @Pinterest

Di seguito alcuni link interessanti da consultare

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