#designcafè : Coupe de l’amitié

È strano come semplicemente guardare un oggetto ti riporti alla mente tante sensazioni, talmente reali che puoi sentirle come se le stessi vivendo nello stesso momento in cui osservi quel determinato oggetto. Le immagini, i colori, i profumi, si affollano nella mente e rendono indimenticabile una esperienza di vita.

Oggi il mio sguardo si è posato su un oggetto a me molto caro, la coppa dell’amicizia. Mi è stata regalata in occasione del compleanno da due amici molto speciali, due perfetti padroni di casa che ci hanno ospitato nella loro meravigliosa alcova valdostana e ci hanno regalato una vacanza indimenticabile, in un luogo da fiaba.

La Coppa della amicizia, o Coupe de l’amitié, è di origine valdostana, una ciotola in legno di noce o mogano, tipica di questa terra, generalmente tornita e decorata, su cui sono scolpiti dei beccucci. Viene spesso chiamata erroneamente grolla, che invece è più alta e stretta, e’ un grande calice da vino e il suo utilizzo è documentato fin dal Medioevo; la forma della grolla deriva dal Sacro Graal e ha un grande valore simbolico; si è mantenuta inalterata nei secoli, e durante lo svolgersi della storia ha assunto sempre più valenza di aggregatore sociale.

La tradizione

L’usanza tradizionale della grolla era quella della bevuta comune invece la Coppa dell’Amicizia, una coppa in legno più bassa e larga, ha origini più recenti, intorno al 1940, è dotata di un numero di becchi che può variare da due a dieci e rappresenta oltre che un pezzo di artigianato, un vero e proprio rito conviviale e amichevole di condivisione e senso di comunità, infatti la tradizione vuole che in essa si usi bere il caffè alla valdostana.
Si usa per così dire “à la ronde”, ovvero facendo passare la coppa di mano in mano, augurandosi l’un l’altro buona salute, senza mai appoggiarla sul tavolo. Normalmente viene usata tra amici e/o parenti. Il caffè alla valdostana è una bevanda locale a base di caffè, grappa e spezie, inventata nella notte dei tempi per “scaldarsi le orecchie” insieme agli amici nelle fredde notti d’inverno.

In Valle d’Aosta, come nel resto d’Europa, il caffè si diffuse a cavallo tra il XVI e il XVII secolo.
Inizialmente il nome in patois valdostano, café à la cognèntse, si riferiva a Cogne. Le varietà di caffè normalmente utilizzate per il caffè alla valdostana sono quella arabica e quella robusta. La tradizione dice che la coppa o grolla gira nel gruppo di amici in senso orario ed è a sua volta girerà su sé stessa
bevendo “à la ronde”, dai beccucci, in senso antiorario, si creerà una complicità ed un’atmosfera per una serata davvero indimenticabile!

Insomma Grolla e Coppa dell’Amicizia sono vero simbolo di socialita’ questa tradizione viene portata avanti ancora oggi, con le dovute variazioni sul tema, anche fuori regione.

Caffè Valdostano

Di seguito la ricetta che ho reperito sul web per la preparazione del caffè valdostano.
4 tazzine di caffè; 3 tazzine di grappa valdostana; 1 tazzina di génépy; 6 cucchiaini di zucchero; 1 scorza di limone; 1 scorza di arancio; 1 stecca di cannella.
Preparare il caffè con la classica moka e nel frattempo scaldare a bagnomaria la grappa e il génépy.
Appena è pronto il caffè, versarlo nella coppa, aggiungere la grappa e il génépy, quindi lo zucchero, la cannella e le scorze di limone ed arancio.
Attenzione, versando lo zucchero, la grappa e il génépy, bisogna cospargere anche i beccucci e l’orlo della coppa!
Mescolare con cura il caffè e lasciar riposare tutto per alcuni minuti, quindi accendere il fuoco e servire: l’effetto scenico è assicurato!
Il fuoco va spento quando lo zucchero diventa caramellato, semplicemente mettendo il coperchio alla coppa.

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Credits:

2 http://www.erboristeriamediolanum.com/

3 https://primochef.it/caffe-alla-valdostana/ricette/

4 https://it.wikipedia.org/