Una piccola Parentesi… buon compleanno Achille Castiglioni

Un buon progetto nasce dalla volontà di instaurare uno scambio, anche piccolo, con l’ignoto personaggio che userà l’oggetto da voi progettato”. Achille Castiglioni

Faccio raccolta di oggetti trovati, conservo un po di tutto, oggetti anonimi. Li tengo da parte ogni volta che capita un oggetto con una intelligente componente di progettazione”. Achille Castiglioni

Queste alcune delle mie frasi preferite pronunciate da un maestro del design e dell’architettura, sto parlando di Achille Castiglioni, oggi 16 febbraio ricorre l’anniversario della sua nascita, era da un pò che volevo scrivere su di lui, e questa ricorrenza mi sembra un’occasione per ricordare un genio che ha reso semplici oggetti delle vere e proprie opere d’arte.

Non voglio soffermarmi sulla sua vita o sulla sua storia, il web è pieno di un’infinita varietà di notizie, molto dettagliate e piene di aneddoti che ne raccontano il personaggio visionario. Tra le tante produzioni di oggetti di design da Rr126 alla sedia Tric, dal tavolo BramanteDesco,  dalla macchina per il caffè Pitagora al tavolo Leonardo, dallo sgabello Spluga a Mezzadro, la sua produzione è cosi eclettica e utopica a tratti surreale, ma a mio parere il suo meglio si esprime proprio nei progetti di luce.

Il tema della luce è tanto caro ad Achille e a Pier Giacomo, tanto da progettare l’illuminazione per numerosi allestimenti espositivi, dapprima per la fiera di Milano con il Padiglione Rai, per la Triennale di Milano, o il Padiglione per l’Eni, l’esperienza li porta entrambi ad occuparsi massicciamente della progettazione di corpi illuminanti con il primo progetto per la lampada Tubino del 1949.

In ogni oggetto, l’idea che permea tutta la progettazione è la funzionalità, cioè l’uso che si vuole compiere, prima ancora di pensare alla forma, bisogna pensare a come questo oggetto svolgerà la sua funzione nel miglior modo possibile, è proprio questo che diventa il concetto chiave di tutta la progettazione, specialmente della lunga serie di lampade che costituiranno i prodotti per eccellenza della prolifica produzione dei Castiglione.

La luce va letta, va interpretata in base al suo fine ultimo, il suo uso deve essere innovativo. Tra le numerose lampade prodotte per Flos, Arco, Taccia, Parentesi, Frisbi… diventate icone del Design Italiano vorrei raccontarvi qualcosa della mia preferita.

E’ stata compasso d’oro nel 1979 insieme al letto per ospedale Tr15, quindi un anno molto importante per Achille, progettata e prodotta nel 1971 Parentesi è un nuovo modo di concepire la luce artificiale. L’idea di partenza è uguale a quella di tutti i progetti di Castiglioni, ripensare gli oggetti quotidiani conferendo ad essi un significato nuovo. Ri-pensare proprio questo è  il caso di Parentesi, perché l’idea originale era di Piero Manzù, i suoi schizzi ritraevano una struttura costituita da un corpo illuminante di forma cilindrica che scorreva su e giù, su un’asta metallica, con una vite per bloccarne la posizione. Il lavoro di Achille Castiglioni fu proprio quello di mantenere la logica del funzionamento, ma liberarla dal superfluo, riducendo al minimo ogni elemento compositivo.

Semplificazione e minimalismo diventano la chiave per fare diventare Parentesi un oggetto cult, un’icona di design, vero manifesto di forma = funzione.

Sei elementi costituiscono il kit di montaggio della lampada completato con la progettazione del packaging per l’alloggiamento e il trasporto dei componenti, tutto sottovuoto.

Un oggetto pulito, essenziale, di semplice montaggio e resa eccezionale. Tramite un cavo d’acciaio che si aggancia al soffitto e tenuto in tensione da un contrappeso posto nella parte bassa, la lampada (spot) può muoversi verticalmente o ruotare a 360° con la possibilità di fissare l’altezza desiderata.

La lampada a differenza dell’idea di Manzù non si fissa con una vite ma il tubo metallico verniciato, con la sua forma sagomata a “parentesi” da qui il nome, può scorrere sul cavetto d’acciaio, bloccandosi semplicemente per un gioco di attriti.

Il ripensamento di un oggetto secondo  Castiglioni, come nel caso di Parentesi, è necessario per trovare il giusto significato dell’oggetto nello spazio, nell’ambiente in cui sarà posizionato, cosi da espletare la sua funzione in base alle relazioni che si creano in quel particolare ambiente, in modo che l’oggetto, non sia esclusivamente fine a se stesso o semplicemente di piacevole godimento alla vista, ma che sia pensato per relazionarsi con l’ambiente e adattarsi a qualsiasi uso, personalizzandone dunque la funzione.

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@credits

https://www.domusweb.it/it/progettisti/achille-castiglioni.html

https://www.elledecor.com/it/design/a33010062/parentesi-flos-lampada-sospensione-storia/

http://www.fondazioneachillecastiglioni.it 

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